Ultima modifica: 2 Ottobre 2014
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Regolamenti Tributi

L’esercizio della potestà regolamentare in materia di entrate comunali – tributarie ed extra tributarie– trova la sua base normativa in tre provvedimenti fondamentali:

  • art. 52 D.Lgs. 446/1997 (disciplina la potestà regolamentare generale);
  • art. 59 D.Lgs. 446/1997 (norme particolari in materia di imposta comunale sugli immobili);
  • art. 50 L. 449/1997, volto a integrare la disciplina generale della potestà regolamentare nello specifico settore dell’accertamento e della definizione dei tributi, anche per adesione, nonché in quello della repressione dei comportamenti illeciti.

L’articolo 52 D.Lgs. 446/1997, riconosce la generale potestà regolamentare dei Comuni in materia di tributi locali:

  • l’autonomia finanziaria, cioè il diritto degli stessi di provvedere alle proprie necessità contando fondamentalmente sulle proprie entrate;
  • l’autonomia impositiva, ossia la possibilità di raggiungere l’autonomia finanziaria attraverso l’imposizione di tributi propri;
  • l’autonomia normativa, attraverso l’emanazione degli statuti e dei regolamenti.

L’istituzione e la disciplina generale dei tributi (“Nessuna prestazione personale o patrimoniale può essere imposta se non in base alla legge”) è riserva di legge per cui l’art. 52 del D.Lgs.446/1997 afferma che i Comuni [..] hanno una potestà regolamentare generale in materia di gestione delle entrate tributarie, ad eccezione di ciò che attiene:

  1. la determinazione della fattispecie imponibile;
  2. l’identificazione dei soggetti passivi;
  3. la fissazione dell’aliquota massima.

Le altre fonti del diritto che vanno ad integrare i regolamenti locali nelle materie che essi non disciplinano (articolo 52, comma 1: “Per quanto non regolamentato si applicano le disposizioni vigenti”).

I regolamenti possono disciplinare tutto quanto concerne l’applicazione dei tributi locali, l’accertamento, la riscossione, gli adempimenti e la semplificazione dei procedimenti (es. arti. 59, 62, 63  individuano ambiti, e forma dell’imposizione o canone).

L’articolo 50 dà agli enti locali le possibilità:

  • accertamento con adesione del contribuente (criteri stabiliti dal D.Lgs. 218/1997);
  • possibilità di ridurre le sanzioni.